Per saperne di più sulla rete cosmica, la struttura filamentosa delle galassie che appare in enormi dimensioni in tutto l’universo, i ricercatori hanno utilizzato delle simulazioni.
Applicando approcci matematici originariamente stabiliti per la scienza dei materiali alla distribuzione delle galassie, sono stati in grado di quantificare il relativo disordine del cosmo e ottenere informazioni sulla sua struttura sottostante.
A livelli più grandi, il modello filamentoso delle galassie nel cosmo (noto anche come rete cosmica) può essere visto attraverso l’universo osservabile.
È possibile che alcune regioni dell’universo abbiano un’abbondanza di materia mentre altre ne abbiano una carenza a causa della distribuzione non uniforme della materia in tutto il cosmo.
I ricercatori hanno iniziato a studiare la struttura eterogenea dell’universo sulla base di una serie di simulazioni. Per fare ciò, stanno trattando la distribuzione delle galassie come un insieme di punti piuttosto che come una distribuzione continua. Questo è analogo alla singola particella di materia che compone un materiale.
Secondo i rapporti, questo metodo ha permesso di applicare la matematica originariamente stabilita per il campo della scienza dei materiali per quantificare il disordine relativo dell’universo, che ha portato a una maggiore comprensione della struttura fondamentale dell’universo.
Un coautore dello studio Oliver Philcox ha spiegato la distribuzione delle galassie, ciò che abbiamo trovato nell’universo è in qualche modo diverso dalle proprietà fisiche dei materiali ortodossi, avendo le sue iniziali distintive.
Sia il Flatiron Institute che la Princeton University hanno fornito alla coppia dati di simulazione pubblici, che hanno analizzato insieme.
Ognuna delle 1.000 simulazioni è composta da un miliardo di particelle di materia oscura e l’ammasso che si crea come risultato dell’evoluzione gravitazionale viene utilizzato come sostituto delle galassie.
